Alcuni rilievi sulle
nozioni di “frustrazone”, “adattamento” e “conflitto”
è uno degli articoli più sintetici ed al contempo più profetici di
Rudolf Allers. Edito su “Orientamenti pedagogici” (Anno IV
– Numero 1) nel lontano 1957 – un momento storico in cui la
storia della Chiesa ed il latino erano materie di studio nelle scuole
di ogni ordine e grado, i cristiani riempivano le piazze, le chiese e
gli oratori, i pensatori ed i politici che si ispiravano al Magistero
erano maggioranza nel paese ed occupavano un posto di rilievo nel
panorama culturale e sociale mondiale – l’articolo denuncia la
presenza di una «concezione relativistica» negli ambiti educativi,
ovvero di una filosofia che «nega che ci siano criteri oggettivi e
immutabili secondo i quali giudicare la qualità della situazione o
delle idee che governano la condotta». Questa «concezione» può
essere «ammessa apertamente» ma anche «implicitamente», ovvero
nascondersi al di sotto delle azioni comuni e quotidiane, senza
neppure essere percepita o coscientemente riconosciuta.