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lunedì 28 novembre 2016

Tommaso d'Aquino e la Psicologia Positiva - Craig Steven Titus

Dopo aver approfondito il contributo di Paul Vitz al modello dell'Institute for the Psychological Sciences di Arlington (recentemente divenuto parte della Divine Mercy University), ci concentriamo ora sul pensiero di un altro importante autore del medesimo gruppo: Craig Steven Titus. Già professore all'Università di Friburgo, ora insegna antropologia filosofica approfondendo il tema delle virtù in riferimento allo sviluppo emotivo e morale, focalizzandosi sulla psicologia della virtù ed integrando i dati provenienti dalle tre branche del sapere che si occupano di tali tematiche: la psicologia, la filosofia e la teologia. E' autore di diversi testi molto interessanti. In Resilience and the virtue of fortitude - Aquinas in dialogue with the psychosocial sciences (Catholic University of America Press, 2006) confronta il concetto di resilienza delle psicologie contemporanee con la virtù della fortezza descritta dall'Aquinate. Nei tre testi collettivi Philosophical psychology - Psychology, emotions and freedom (The IPS Press, 2009), The psychology of character and virtue (IPS Press, 2009) e Philosophical virtues and psychological strenghts - Building the bridge (Sophia Intitute Press, 2013) cura una visione d'insieme dell'umano in cui trovano spazio le virtù, la loro formazione, l'educazione ed anche la terapia. Cura anche la pubblicazione degli insegnamenti di Servais Pinckaers, OP, intitolati The Pinckaers reader - Renewing Thomistic Moral Theology (Catholic University of America Press, 2005), in cui si riprende la lezione dell'Aquinate sulla persona, nonché altri testi più squisitamente filosofici.

giovedì 3 novembre 2016

Psicologia e culto di sé - Paul Vitz

Nel mezzo della nostra indagine sul modello teorico-pratico dell’IPS, l’Insitute for the Psychological Science di Arlington, inseriamo – quasi come intermezzo – la recensione dell’unico testo di Paul Vitz tradotto in italiano: Psicologia e culto di sé. Si tratta di un’opera estremamente importante: la prima e più fondata critica alla psicologia umanista. Anni fa la lettura di questo libro mi permise di cogliere diversi aspetti oscuri che solo intuitivamente, da allora appassionato rogersiano alle prese con i primi colloqui da professionista, avevo intuito. Carl Rogers, così come diversi altri autori della scuola umanista, attraggono gli psicologi di area cattolica per diversi punti di contatto in apparenza coincidenti. In realtà, l’antropologia umanista è ben diversa dalla concezione di uomo promossa dalla Chiesa. La recensione di Martin F. Echavarria (edita da Sapientia, volume LVI, pp. 353-355, Buenos Aires 2001) ben ne evidenza i punti salienti, fornendo anche un prezioso inquadramento generale dell’autore e della sua storia.