Cari lettori, nell'augurarvi buon Santo Natale vi proponiamo la recensione di un celebre testo di padre Franco Imoda: Esercizi spirituali e psicologia (Gregorian University Press, Roma 2000, pp. 80 euro 10). Il rapporto tra gli esercizi spirituali di Sant'Ignazio di Loyola e la psicologia contemporanea è tanto importante quanto poco studiato. L'esigenza di un approfondimento è necessario in quest'area molto più che in tante altre. La dott.sa Maria Porto, psicoterapeuta e studiosa del contributo ignaziano alla psicoterapia, è l'autrice di questo contributo e si adopera per ricoprire tale mancanza.
“Come non si devono opporre e separare
l’interpretazione letteraria e quella spirituale nello studio del testo sacro,
così non si può e non si deve opporre e separare l’interpretazione psicologica
da quella spirituale nell’esperienza degli Esercizi” (pag. 16).
Frutto di un corso
tenutosi nel 1990 presso il Centrum Ignatianum Spiritualitatis di Roma, questo
testo è composto da riflessioni che possono aiutare il dialogo tra l’esperienza
spirituale degli Esercizi Spirituali di sant’Ignazio di Loyola e alcuni
contributi delle scienze umane - psicologiche.
La raccolta si
struttura in sette parti (brevi ma molto dense), nelle quali vengono innanzitutto
accostati diversi aspetti dell’antropologia psicologica e di quella teologico -
spirituale, evidenziando ciò che la prima è chiamata a soddisfare per essere la
base adeguata di una pedagogia psicologica e spirituale.
Non mancano poi dati
di ricerca, tratti dall’applicazione di un intervento formativo (rivolto a un
campione di religiosi) includente gli Esercizi Spirituali, con accenni allo
sviluppo umano e alla sua complessità.
Nella parte conclusiva
vengono considerati alcuni elementi contemplati dagli Esercizi ignaziani (v. il
silenzio e la lotta cristiana) e si accenna a possibili interventi pedagogici coerenti
con le analisi riportate.
Questo volume si
rivela dunque un interessante contributo per chi, inoltrato negli studi
psicologici e dotato di una conoscenza (almeno di base) della proposta degli
Esercizi Spirituali, desidera approfondire i punti di contatto tra queste due realtà
e renderli operativi, non prima di aver compreso la teologia e l’antropologia su
cui essi poggiano.
Indubbiamente un apporto
stimolante, spunto per ulteriori ricerche e riflessioni.
Grazie! Ci mancano in Brasile testi come questo!
RispondiEliminaAlexandre
Buonasera a tutti.
RispondiEliminaHo avuto modo di leggere il testo del P. Imoda diverso tempo addietro nell'ottica di una relazione – anche a mio avviso necessaria – tra il testo degli Esercizi Spirituali di sant'Ignazio e le scienze umane, psicologia in primis.
Che il libretto di sant’Ignazio sia conditio sine qua non per un serio e proficuo cammino spirituale, credo sia una verità acquisita, ma mi chiedo, lo si conosce così bene come quanto lo si osanna? Siamo in grado di capirlo nella stessa misura in cui ci si sforza di viverlo? La teoria del libretto è altrettanto chiara quanto l’importanza della sua pratica?
A queste domande, il P. Imoda rimanda giustamente al fondamento antropologico del libretto perché - mi sembra - ciò che la filosofia sta alla teologia, l’antropologia sta alla spiritualità. La filosofia è definita come ancilla theologiae come, analogamente, l’antropologia è base della spiritualità.
Proprio su questo punto vorrei ascoltare il pensiero della Dottoressa riguardo il fondamento antropologico del libretto degli Esercizi Spirituali.
Di quale filosofia\antropologia\psicologia bisognerebbe servirsi per ben interpretare la teologia spirituale ignaziana?
La prego, Dottoressa, di non lesinare riflessioni,
grazie al Covid, non è certo il tempo a mancarci 😉!
In attesa
GRAZIE MILLE