tag:blogger.com,1999:blog-3502179269921117276.post29836500580676343..comments2022-04-05T20:07:41.291-07:00Comments on Psicologia e Cattolicesimo: PRINCIPI (ARISTOTELICO-) TOMISTI E LORO APPLICAZIONE CLINICAPsicologia e Cattolicesimohttp://www.blogger.com/profile/02402754207752972222noreply@blogger.comBlogger2125tag:blogger.com,1999:blog-3502179269921117276.post-63010452616857577172012-12-27T08:46:08.446-08:002012-12-27T08:46:08.446-08:00Gentile prof. Rota, grazie per il suo commento. Su...Gentile prof. Rota, grazie per il suo commento. Su questo aspetto il pensiero di Freud e di Tommaso diverge. Infatti Tommaso pensa che ogni passione ha un oggetto che le è proprio; Freud, invece, pensa che la pulsione sessuale possa essere soddisfatta da oggetti differenti.<br />L'implicazione clinica, a mio parere, è notevole, soprattutto nel caso di dipendenze. Secondo la visione freudiana qualsiasi tipo di soddisfacimento può placare il desiderio, mentre secondo la visione tomista (fortemente finalistica) una passione può essere adeguatamente soddisfatta solo dal suo proprio oggetto. Questo significa, banalizzando, che se io mangio per sedare l'ansia, questa si ripresenterà continuamente fino a quando non le avrò dato una risposta adeguata (mentre il cibo ovviamente on lo è).<br />Spero di essere stato chiaro, ma resto a sua disposizione.<br /><br />Roberto MarchesiniRoberto Marchesinihttps://www.blogger.com/profile/18188129414972917753noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3502179269921117276.post-40108890226026200162012-12-27T06:37:36.242-08:002012-12-27T06:37:36.242-08:00Prima di tutto grazie per questi spunti interessan...Prima di tutto grazie per questi spunti interessantissimi. Vorrei fare una domanda.<br /><br />Non sono riuscito a capire questa parte.<br /><br />Appetitivus motus circulo agitur (S. Th. I-II, q. 26, a. 2): il moto appetitivo si sviluppa in cerchio.<br />Per san Tommaso le passioni sono naturalmente orientate verso un oggetto specifico; infatti, non solo “le passioni di potenze diverse dovranno necessariamente riferirsi a oggetti diversi” (S. Th. I-II, q. 23, a. 1), ma tra la passione e il suo oggetto si sviluppa una relazione circolare: “l'oggetto muove l'appetito, mettendosi in qualche modo nella sua intenzione, e l'appetito tende a conseguire l'oggetto nella realtà, in maniera che il moto finisca là dove ha avuto inizio” (S. Th. I-II, q. 26, a. 2). Questa è indubbiamente una visione finalistica delle passioni, e affatto diversa da quella freudiana di pulsione7. Secondo Freud, infatti, l'oggetto pulsionale “È l'elemento più variabile della pulsione, non è originariamente collegato ad essa, ma le è assegnato soltanto in forza della sua proprietà di rendere possibile il soddisfacimento. [...] Può accadere che lo stesso oggetto serva al soddisfacimento di più pulsioni [...]”8. La meta della pulsione non è, secondo Freud, l'oggetto pulsionale, bensì il soddisfacimento della pulsione stessa9. Ad esempio, per Freud la sessualità non è orientata per sua natura ad un oggetto preciso con un fine preciso, ma al contrario essa è originariamente una perversione polimorfa: “[...] è definitivamente impossibile non riconoscere qualche cosa di universalmente umano e di originario nella predisposizione uniforme verso tutte le perversioni”10<br /><br /><br />Freud la pensa come Tommaso o no? Cosa significa questo punto? Che implicazioni ha?<br /><br />Grazie.<br /><br />Prof. Sergio Rota insegnante di scienze umane (e vicepreside) alla scuola Sacro Cuore di Gallarate.<br />Via bonomi 4, GallarateSergio Rotahttps://www.blogger.com/profile/03182314512853262397noreply@blogger.com