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venerdì 26 maggio 2017

Contemplazione e conoscenza mistica - Alessandro Beghini




 

 
“L’ultima felicità non va ricercata in nessun’altra cosa che nell’esercizio dell’intelletto, poiché nessun desiderio porta così in alto come il desiderio di conoscere la verità. Infatti, tutti i nostri desideri, o del piacere o di qualsiasi altro bene bramato dagli uomini, possono anche acquietarsi in queste cose: ma questo desiderio non si acquieta che in Dio, sommo cardine e creatore di tutte le cose” (Summa Contra Gentiles, III, c. 50 n. 6).

 

Alessandro Beghini, Contemplazione e conoscenza mistica – La dottrina di Tommaso d’Aquino nella Summa Contra Gentiles.

mercoledì 24 maggio 2017

Le ricadute patogene della #pornografia

Da CulturaCattolica.it




Continuiamo ad occuparci della pornografia, perché se ne parla poco, troppo poco.

lunedì 22 maggio 2017

Pornografia: libertà o dipendenza?

Da CulturaCattolica.it



Sabato 6 Maggio 2017

“Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro. Spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate” (C. K. Chesterton, Eretici, Lindau, Torino 2010, p. 243). 

La profezia di Chesterton, scritta ormai più di un secolo fa, si è da tempo avverata. Dobbiamo argomentare per testimoniare che l’aborto e l’eutanasia sono un omicidio. Che la vita gay è tutt’altro che “gaia” come il mondo omosessualista tende a farci credere. Che il gender è una ideologia e, checché ne dicano i ministri della repubblica, è ben presente nella realtà italiana. Per non parlare della pedofilia, del matrimonio “con se stessi”, de “l’amore” tra uomini ed animali, dei poliamori, dei divorzi, ecc. “La grande marcia della distruzione intellettuale proseguirà. Tutto sarà negato. Tutto diventerà un credo” concludeva il grande scrittore inglese. Tra le tante piaghe che l’occidente secolarizzato sta trasformando in false virtù sotto l’egida della libertà individuale, ce n’è una che passa più silenziosamente di altre: la pornografia.

domenica 14 maggio 2017

Il mio psicologo si chiama Gesù, presentazione - Carlo Nesti

Carlo Nesti
Ci siamo già occupati del fenomeno editoriale Il mio psicologo si chiama Gesù di Carlo Nesti. In particolare, abbiamo riportato la bella introduzione che richiama San Tommaso e Rudolf Allers come maestri (dimenticati) della psicologia. Oggi torniamo ad interessarcene, perché Carlo Nesti, giornalista sportivo di lungo corso, ha presentato il suo libro a Torino proprio questa settimana, con una testimonianza davvero interessante. In essa scorgiamo una splendida umiltà, ed una semplicità d'animo tale da permettere all'autore di innamorarsi continuamente di Gesù e di testimoniarlo al mondo, anche al suo mondo, quello giornalistico, potremmo anche dire "borghese", "perbenista" e "politically correct" senza fanatismo, senza bigottismo, senza relativismo. Ci pare di scorgere in questa semplicità il motivo per cui Nesti, che non è uno psicologo, ben apprezzi il contributo di Rudolf Allers: è grazie ad una fedeltà semplice ed appassionata all'esperienza umana, quella per cui ci si rende conto che nulla basta, mentre il cuore desidera tutto, che si può scoprire "l'esperienza di Cristo Presente". E da lì, le verità che Allers e, dietro di lui San Tommaso e tanti altri Dottori e Padri della Chiesa, descrivono più e meglio degli psicologi contemporanei che, a quell'esperienza han deciso di rinunciare. In fondo, ed in questo ci ritroviamo con l'autore, la vita è semplice, così come lo dovrebbe essere la psicologia. Almeno quella che resta legata all'esperienza.