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"Una psicologia medica cattolica deve essere una vera sintesi delle verità contenute nei sistemi già esistenti e inaccettabili visto il loro spirito di materialismo puro e le verità della filosofia e la teologia cattolica. Questo lavoro di sintesi non può essere compiuto che da persone istruite e nella medicina o psicologia e nella filosofia, e che possiedono una esperienza pratica e personale assai grande: cioè questo lavoro deve essere fatto da medici, specialisti di psichiatria, dunque da scienziati cattolici laici. (Rudolf Allers, 1936, lettera a P. Agostino Gemelli).

giovedì 17 giugno 2010

INIZIA LA NOSTRA AVVENTURA!

Negli ultimi decenni centinaia di psicologi si sono formati sulla base di testi che assumono a principio fondamentale l'impossibilità di un connubio proficuo tra cattolicesimo (fede) e studio dell'uomo (scienza). Ne sono esempio le seguenti parole del prof. Luccio: "per molti secoli il pensiero umano occidentale ha escluso che l'uomo potesse essere oggetto di indagine scientifica. (...) Questa impossibilità affermata di studiare l'uomo è tipica del pensiero cristiano medioevale. (...) Il pensiero medievale è infatti del tutto alieno dallo studio dell'uomo, di cui nega addirittura la possibilità" (in Legrenzi, 1997, pag. 35-39, Il Mulino, Bologna).

Eppure molti psicologi del passato e del presente - come Allers, Echavarria, Gonzales, Magliozzi, Stagnitta, Brennan, Mazzoccato, ecc.. - nonché i più recenti studi sul medioevo e sulla cristianità - come Stark (2009; 2010, Lindau, Torino), Euresis (2005, Itacalibri, Castel Bolognese), ecc. - sembrano contraddire tali affermazioni e riportarle all'interno di una cornice culturale profondamente ed ideologicamente schierata contro la religione e la cristianità in particolare.

Negli ultimi anni sembra inoltre emergere un terreno d'incontro tra la psicologia e la prospettiva cristiana: l'antropologia. Di fronte alle nuove sfide della modernità, come la comprensione dell'omosessualità, dei legami familiari, delle vecchie e nuove sintomatologie di origine culturale, del ruolo terapeutico, del metodo di colloquio, delle nuove tecnologie associate alla vita umana, e tante altre tematiche, la psicologia sembra dividersi ed arrancare: nasce l'esigenza di andare più a fondo per capire chi è, che "cos'è" l'uomo stesso. E' ciò che viene messo a tema, ad esempio, da una recente rivista americana (Edification 3.1, 2009) - il cui articolo principale ci proponiamo di proporvi al più presto.

Scopo di questo semplice blog è, allora, dar voce a tali autori, cosicché - all'interno di un principio universale di "libertà di pensiero" - possano trovare spazio ed accoglienza anche nel panorama italiano.

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