Esce alle porte dell'estate un piccolo approfondimento sulla misericordia dalla prospettiva psicologica, Psicologia e Misericordia di Stefano Parenti (Mimep-Docete, Pessano con Bornago 2017, 198 pp. 8 euro). Le dimensioni del volume e la leggerezza del linguaggio con cui è scritto, lo candidano a lettura "da ombrellone", benché l'argomento sia di massima profondità spirituale. Si è da poco concluso l'Anno Santo della Misericordia, e Parenti ne approfitta per verificare quali tracce esso abbia lasciato. Lo fa sia da una prospettiva professionale, sviluppando la psicodinamica della misericordia, sia ricorrendo ad esperienze personali, private e lavorative. Diviene così l'occasione per interrogare San Tommaso d'Aquino e Sant'Agostino, che l'autore eleva ad esponenti di spicco della psicologia, anche nell'ambito della clinica e della psicoterapia. Una tematica che potrebbe essere confinata nel particolare, quale la misericordia, grazie alla prospettiva antropologica adottata nel testo, diviene strumento essenziale per approfondire gli aspetti universali della psicologia umana e della vita cristiana.
Indice
Prefazione di S. E. Mons. Massimo Camisasca
1. La Misericordia: una lettura psicologica
2. Il rifiuto della Misericordia
Tre maestri del sospetto
3. L'essenza della Misericordia
Il cuore
Le opere
La Misericordia è una virtù
Un atto interno della carità
4. I prerequisiti psicologici
L'empatia
L'esperienza della miseria
L'esperienza di aver ricevuto misericordia
5. L'obduratio e la Misericordia
Il contrario della Misericordia
Un esempio simbolico di omburatio
Un caso particolare di obduratio: il paradosso dell'innamoramento
La forma clinica dell'obduratio: la nevrosi
L'obduratio è un meccanismo difensivo
6. Le sorelle della Misericordia
Il perdono
La compassione
La pietà
La giustizia
La carità
7. L'effetto della Misericordia
8. Rinnovare la Misericordia
Lo sforzo eroico
Il riconoscimento della presenza di Dio
Dalla quarta di copertina
Il testo di Stefano Parenti approfondisce le dinamiche psicologiche di chi opera e di chi riceve misericordia. Dall'analisi dell'esperienza soggettiva, emerge che la misericordia non è, in primo luogo, una capacità della persona umana, ma nasce da una Presenza che attraverso la Misericordia stessa si rivela.
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