Tra qualche mese festeggeremo sei anni di attività. Abbiamo iniziato la nostra avventura da un sentimento d'insoddisfazione: nessuna delle psicologie contemporanee pare adeguata a descrivere sufficientemente l'uomo, particolarmente la persona sofferente ed affetta da disturbo psichico. Molte di esse, inoltre, propongono delle terapie che sembrano contrastare l'ontologia e la morale cristiana. L'adozione indiscriminata delle psicologie contemporanee da parte dello psicologo che si professa cattolico genera una pericolosa scissione: la vita di fede da una parte, la vita professionale dall'altra.
Abbiamo così iniziato a contrastare tali tendenze recuperando l'eredità del Magistero e della cultura cristiana, in particolare la filosofia tomista. Seguendo l'esempio di alcuni precursori - come Rudolf Allers - e di chi ci precede in quest'opera - come Ignacio Andereggen, Martin Echavarria ed altri - abbiamo portato alla luce le antropologie sottese ai vari sistemi di pensiero contemporanei, per coglierne valori e limiti. Sintetizzando le verità presenti in essi con la filosofia tomista, abbiamo iniziato a costruire una vera e propria psicologia cristiana, benché - ne siamo consapevoli - essa attenda ancora gran parte della sua edificazione.