Psicologia, da una parte, e realtà cristiana, dall'altra, si sono spesso guardati in "cagnesco", come ebbe a dire Roberto Marchesini nell'introduzione a Psicologia e Cattolicesimo di Rudolf Allers (D'Ettoris, Crotone, 2009). Basti pensare a cosa Freud diceva della religione ed a quanto il suo pensiero sia subentrato nella mentalità contemporanea. E questo è solamente l'esempio più semplice che si possa fare. Il risultato è che oggigiorno lo psicologo cattolico si trova spaesato in una marea di modelli clinici dalla dubbia bontà antropologica e, di conseguenza, rischia di vivere una forte scissione tra la propria vita - edificata sul riconoscimento di Cristo - e la prassi terapeutica - costruita sui pilastri dei "maestri" di scuola. Le università cattoliche sono sovente cattoliche solo nel nome. I contributi volti a ridurre lo spazio di tale ferita sono scarsi, e scarsamente interessanti. A onor del vero l'unità tra psicologia e cristianesimo, sotto varie forme, è stata parzialmente raggiunta ad opera degli operatori pastorali i quali si sono rivolti alla psicologia per cogliere di più e meglio l'uomo quale obiettivo del proprio operare.
Etichette2
adattamento
Agostino Massone
Alberto D'Auria
Alessandro Beghini
Alexander Batthyany
amore
Amy Fischer Smith
Andrea Morigi
anima e corpo
Anna Terruwe
Anselm Grun
Antonino Stagnitta
Antonio Giuliano
antropologia
approccio esistenziale
approccio integrale alla persona
aridità
Aristotele
assiologia
Associazione di Psicologia Cattolica
Avvenire
Benedetta Frigerio
Carlo Alfredo Clerici
Carlo Nesti
CEYTEC
combattimento spirituale
Confessione
conflitto
conoscenza
Conrad Baars
contemplazione
Contra Gentiles
convegno
corso di psicologia cattolica
Craig Steven Titus
credenze
cura di sé
didattica
Dio in terapia
Domenico Bellantoni
don Curzio Nitoglia
don Ennio Innocenti
don Paulo Ricardo
Elena Canzi
Emiliano Tognetti
emozioni
Ermanno Pavesi
esercizi spirituali
esperienza
Evagrio Pontico
Fabrizio Mastrofini
filosofia
formazione
Francesco Bertoldi
Franco Imoda
Franco Poterzio
Frank J. Moncher
Freud
Friedrich Nietzsche
frustrazione
genitorialità
Gesù terapeuta
Giancarlo Ricci
Giovanni Cavalcoli O.P.
Giovanni Cucci
Giovanni Paolo II
Giovanni Pardini
Hans Selye
ideale di sé
Ignacio Andereggen
impulsi
inconscio
Integrity Restored
IPS
Jacques Lacan
Jean-Claude Larchet
John A. Gasson
Jorge Olaechea
Kevin Vost
laboratorio di psicologia cristiana
lavoro
Le vie della psicologia
Luigina Mortari
Luisa Fressoia
magistero
Magnda B. Arnold
malattie spirituali
Mario Ghiozzi
Martin F. Echavarria
medioevo
metanoeite
Mimmo Armiento
mistica
mito
modello di mente
normalità
omogenitorialità
omosessualità
Padri Orientali
particolari
Paul Vitz
percezione
Peter Kleponis
Pio XII
pornografia
presentazione libri
psichiatria
psicoanalisi
Psicologia Contemporanea
Psicologia della felicità
psicologia e vita cristiana
psicologia positiva
psicologia tomista
psicologia umanista
psicoterapia
Puri di Cuore
Radio Maria
recensione libri
relativismo
Renzo Bonetti
Roberto Marchesini
Rudolf Allers
Sant'Ignazio di Loyola
Sean Kilcawley
spiritualità
spiritualità nella cura
Stefano Parenti
storia della psicologia
stress
Tommaso d'Aquino
Tredimensioni
Tullio Proserprio
UCCR
video
virtù
vis cogitativa
Wenceslao Vial
Willem Duynstee
workshop
Zelmira Seligmann
"Una psicologia medica cattolica deve essere una vera sintesi delle verità contenute nei sistemi già esistenti e inaccettabili visto il loro spirito di materialismo puro e le verità della filosofia e la teologia cattolica. Questo lavoro di sintesi non può essere compiuto che da persone istruite e nella medicina o psicologia e nella filosofia, e che possiedono una esperienza pratica e personale assai grande: cioè questo lavoro deve essere fatto da medici, specialisti di psichiatria, dunque da scienziati cattolici laici. (Rudolf Allers, 1936, lettera a P. Agostino Gemelli).
lunedì 20 luglio 2015
Iscriviti a:
Post (Atom)